La valutazione di stabilità degli alberi… invernale

La valutazione di stabilità degli alberi è un esame che si può praticare in tutte le stagioni.
In ottica invernale, tuttavia, occorre qualche accorgimento in più.

Ormai l’inverno sta per entrare nel vivo, le temperature si abbassano, le piante raggiungono il meritato riposo vegetativo e anche i patogeni si preparano a svernare.
Sembrerebbe quindi che gli alberi possano dormire sonni tranquilli. Il condizionale è dovuto al fatto che gli aspetti da valutare riguardo la salute delle piante vanno ben oltre le avversità cosiddette biotiche (ossia derivanti da organismi vivi quali, appunto, i funghi patogeni): in questo periodo è in agguato il problema neve.

Neve e stabilità degli alberi

Dal punto di vista biomeccanico la neve può costituire un carico aggiuntivo notevole, capace di provocare il cedimento di un albero o di porzioni di questo. Gli schianti possono interessare anche gli alberi caratterizzati da un’architettura vegetale ottimale in quanto la neve, depositandosi tra i rami e trattenuta dalle eventuali foglie presenti, può rappresentare una sollecitazione meccanica eccessiva per la pianta (o la branca).
La natura adotta una modalità di crescita a minima energia: per un albero è inutile depositare tessuti di sostegno in quantità molto superiore a quella necessaria per dispiegare le foglie. Ogni carico aggiuntivo, quindi, può risultare eccessivo da sostenere anche per alberi ben conformati; nel caso di alberi sbilanciati le cose si complicano perchè la neve aumenta in modo sensibile l’eccentricità del carico.
Il carico da neve è funzione di molti fattori; tuttavia i principali elementi da considerare sono costituiti dallo spessore del manto, dalla densità della neve, dalla forma della chioma e dall’area di insidenza della chioma. Inoltre, è necessario considerare una serie di fattori che possono modificare il carico da neve quali il vento, la temperatura e l’esposizione della pianta.

Come proteggere le piante dalla neve?

Attenzione quindi a mantenere in buone condizioni biomeccaniche i nostri alberi al fine di evitare sbrancamenti che, oltre a compromettere la valenza ornamentale e paesaggistica della pianta, possono provocare danni a persone e cose. Interventi di potatura, purchè opportunamente studiati e progettati in funzione delle caratteristiche specifiche della pianta, possono ridurre il rischio di cedimenti. Assolutamente da evitare ogni forma di capitozzatura o riduzione drastica della chioma: al di là degli aspetti fisiologici e ornamentali, le piante risponderebbero producendo una vegetazione fitta, disordinata e debole, riducendo la propria resistenza al carico da neve nelle stagioni successive.

Luca Masotto (dottore agronomo Milano n. 1212) offre servizi di gestione di patrimoni verdi privati e condominiali e analisi di stabilità degli alberi. Per ogni  informazione è possibile scrivere una email a studio@lucamasotto.it o telefonare al numero 333.4603805