Il 10 giugno 1926, a Barcellona si spegneva Antoni Gaudì, uno dei più grandi architetti moderni. Tre giorni prima, ironia della sorte, “l’architetto di Dio” fu investito da un tram proprio mentre si stava recando in chiesa per pregare e confessarsi: dal momento che vestiva in modo trasandato e che non portava con sé documenti di identità, fu scambiato per un mendicante e non ricevette soccorsi immediati. Solo in un secondo tempo, un poliziotto lo trasportò in ospedale dove morì pochi giorni dopo all’età di 73 anni. La salma – al termine di una cerimonia solenne – fu sepolta in una cripta all’interno del grandioso cantiere della Sagrada Famiglia, una delle opere più grandiose e conosciute tra quelle partorite dalla mente dell’architetto.

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